La caldaia a condensazione sfrutta il calore dei fumi prodotti dalla combustione abbassandone la temperatura e trasformandoli in condensa, calore che in una caldaia tradizionale sarebbe semplicemente disperso all’esterno. Questa soluzione oltre a garantire un rendimento più alto è anche poco inquinante, poiché consente di ridurre le emissioni di CO (monoossido di carbonio) e la produzione di NOx (presente nelle piogge acide). La caldaia a condensazione ha un rendimento che varia dal 105 al 110% sul PCI e nel tempo consente un risparmio dei consumi fino al 25%. Risparmio ancora maggiore se si associa alla caldaia a condensazione anche l’installazione di attuatori termostatici.

La valvola termostatica è un sistema composto da una valvola e da una testina termostatica, che è applicato ad ogni radiatore (calorifero) dell’unità abitativa. Grazie ad un particolare olio contenuto nella testina termostatica, la stessa aziona la valvola che interrompe il flusso di acqua al radiatore quando la stanza raggiunge la temperatura impostata in precedenza. Grazie a questa apparecchiatura si evitano gli sprechi e i consumi inutili oltre a temperature troppo alte in ambiente, il fastidio di avere le stanze a temperature diverse, in quanto il calore che la testina sente è quello effettivo presente nella stanza, non solo quello prodotto dal radiatore ma anche quello prodotto dagli elettrodomestici, dalle persone, ecc. Questo sistema è molto utilizzato nei condomini, perché installando testina termostatica e valvola in ogni unità abitativa si distribuisce in maniera omogenea il calore in ogni stanza dell'edificio, lasciando la decisione della temperatura (e quindi il consumo) alla volontà di ogni condomino. Installando inoltre un sistema di contabilizzazione (che registra il consumo di ogni radiatore), il pagamento sarà effettuato in base all’effettivo consumo di ognuno e non più tramite il calcolo basato sui millesimi

Il batterio "Legionella pneumophila" più comunemente chiamato Legionella è il responsabile di infezioni polmonari anche gravi che, attraverso il coinvolgimento degli organi extra polmonari, possono portare alla morte dell’individuo colpito nel 5-15% dei casi. Il batterio prolifera nelle acque stagnanti, con una temperatura compresa tra i 25 e i 42°C e l'infezione si verifica attraverso l’inalazione di minuscole particelle di acqua contaminate da un’alta percentuale di questo batterio.
Già in fase di progettazione, l’impianto viene studiato per evitare la possibilità di ristagno dell’acqua (impianto di ricircolo), ma è fondamentale l’utilizzo di impianti appositi in grado di mantenere le condizioni dell’acqua tali che i batteri non possano proliferare.
Le soluzioni possibili sono diverse e variano a seconda delle dimensioni dell’impianto e dalle esigenze dell’utente finale. L’impianto trattamento acqua infatti può assolvere il proprio compito utilizzando il cloro, il biossido di cloro, lampade a raggi ultravioletti, ecc. ovvero sostanze che rendono impossibile lo sviluppo del batterio.

Installando una pompa di calore abbinata ad un impianto fotovoltaico si ha la possibilità di rendersi completamente autonomi dal punto di vista energetico (anche se non si può fare a meno di collegarsi alla rete elettrica), uno dei grandi vantaggi della pompa di calore è il risparmio energetico dato dal rendimento altissimo, si considera che mediamente in 7-10 anni il maggior costo inziale viene ripagato e negli anni successivi, la bolletta sarà circa il 30 % in meno. L’ultimo vantaggio della pompa di calore, è la possibilità di fare riscaldamento e raffrescamento con una sola macchina.

Schema pompa di calore

L’evaporatore e il condensatore vengono chiamati anche scambiatori, in quanto in essi il fluido cambia stato: nell’evaporatore da liquido a gas e nel condensatore da gas a liquido.

  1. Il fluido evapora a bassa pressione assorbendo calore
  2. Il compressore aspira il fluido refrigerante attraverso l’evaporatore, lo comprime e lo spinge verso il condensatore
  3. Nel condensatore, il fluido condensa ad alta pressione, rilasciando il calore assorbito
  4. Il fluido attraversa la valvola di laminazione(detentore) che, riducendo la pressione del fluido, lo riporta in condizione liquido/vapore e rientra così nell’evaporatore, ricominciando il ciclo.